In questi giorni un uomo disoccupato è stato scoperto prendere una pensione di circa millequattrocento euro al mese senza averne diritto. Così enunciata la cosa non fa più notizia. Ciò che la stampa rende noto è la modalità dell’imbroglio: una mancata denuncia della morte del padre. Dopo la morte il padre viene avvolto in un sacco di plastica e mummificato, richiuso in un cunicolo e murato. Per anni l'uomo va a riscuotere la pensione, fino al momento della scoperta.
Viene in mente Arsenico e vecchi
merletti, del 1944, diretto da Frank Capra. Un gruppo di anziane zie
pone termine alla vita degli inquilini somministrando loro veleni e
facendoli seppellire dal nipote Teddy, che soffre di un delirio di
onnipotenza, crede di essere Theodor Roosevelt. I morti vengono
seppelliti nel canale di una cantina, chiamato Panama. Il canale
aperto da Roosevelt appena prima della Grande Guerra. Chissà perché
Teddy Roosevelt! Il più spregiudicato, il più diretto, il più
invadente tra i Presidenti.
Capra crea un legame immaginario tra
politica e follia. Quando Mortimer, il fratello sano, cerca di
portare al manicomio Teddy il direttore gli dice che no, non è
possibile, ci sono già troppi Theodor Roosevelt ricoverati.
Probabilmente dentro il vero canale di Panama, e dentro la Grande
Guerra, ci sono finite molte più persone che dentro la cantina delle
zie, ma è questione politica. Tutt'altra faccenda.
Sta di fatto che questi, al di là del
doveroso intervento della Giustizia, sono casi disperati. E, se la
politica non fa qualcosa, sono destinati a proliferare
indefinitamente: suicidi, omicidi, perversioni e violenze sociali.
Attenzione: sociali, non collettive. Il che è assai peggio. Che
differenza fa? Il fenomeno collettivo è organizzato, agisce secondo
una finalità cosciente. Per questo è destinato allo scacco. Quando
invece si tratta dell'impressionante aumento di analoghi fenomeni
individuali, si parla di epidemie. Epidemie senza virus.
Dagli anni Settanta, abbiamo osservato
alcune epidemie senza virus, una delle più impressionanti è stata
l'anoressia. Giovani donne, spesso adolescenti, muoiono di fame nei
letti d'ospedale in una società opulenta. I media hanno scelto la
via più facile: colpa delle fotomodelle. Tuttavia il fenomeno è ben
più complesso e non ha attinenza né con le modelle, né con le
Sante digiunatrici, né con le rivendicazioni legate agli scioperi
della fame. Non trova spiegazione nei paradigmi classici della
sociologia.
Un movimento collettivo richiede
un'organizzazione, un'avanguardia, dei leader che lo governino e lo
dirigano, insomma un Nicola Lenin dietro le quinte. Né si trova
spiegazione nei paradigmi medici, un'epidemia richiede un virus
identificabile, in linea di principio, da un microscopio. Ci vogliono
figure culturali strane, estranee a un orizzonte disciplinare
definito per cercare di comprendere quel che accade: un Georg Simmel
(1858-1918), un Walter Benjamin (1882-1940), un David Riesman
(1909-2002), ma, come vediamo dalle date, ne nasce uno ogni
venticinque anni.
Un po' come i Nistarim trentasei per
generazione. In questo caso però uno solo, che muore quando l'altro
può riprendere il suo cammino. Chi si ricorda più della Folla
solitaria che descrive Riesman? O dell'atteggiamento blasé delineato
da Simmel a proposito delle reazioni individuali nella metropoli?
Oggi questi fenomeni si svolgono dentro le mura domestiche, senza più
neppure passeggiare per la città.
Si tratta di epifenomeni, epifanie.
Qualcosa che accade in un mondo placebo, che prima di indicare un
effetto farmacologico, designa i Vespri per i morti: Placebo Domini
in regione vivorum. Una connessione tra la terra dei viventi che
prega per i morti e gl'inferi. In questa notizia però il morto viene
fatto permanere sulla terra dei viventi per quattro anni. Neanche un
fantasma? Un rimorso? Avrà fatto, quest'uomo, un rituale privato?
Avrà pregato qualche suo personal Jesus?
Oppure per quest'uomo la mummificazione
del padre e la sua muratura in uno sgabuzzino, sono stati anzitutto
problemi tecnici? In questo caso non avrebbe avuto neppure il bisogno
di sviluppare il ragionamento paranoico di Teddy, è più come far su
un muretto nel giardino per riparare l'orto, un procedimento
ortopedico: come correggere in modo meccanico i vizi della legalità.
Ma il problema forse sta proprio qui, quando la legalità diventa un
vizio. Quando la Legge è oscena permette solo certi introiti macabri
e qualcuno si dà il permesso di imitare. L'epidemia è in corso.
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