L’altro giorno ho
parlato con l’editore sulle vendite del libro. Dalla sua parte da
marzo 2013 a dicembre 2013, senza distribuzione ha venduto 700 copie,
o meglio, quello che piace dire e sottolineare a me ha raggiunto 700
lettori. Per le piccole case editrici è un numero importante. Per
un’autrice esordiente anche, immagino.
Per Dalla sua parte
è una grande gioia aver raggiunto tante librerie casalinghe e
soprattutto aver intrapreso un confronto molto diverso a seconda dei
luoghi e delle persone incontrate, e soprattutto è una grande
felicità oggi percepire la voglia di non fermarsi, l’entusiasmo
vivo di mesi fa. Di sapere che ogni volta ho tra le mani e tra le
parole un libro, un progetto, una storia che permette di parlare di
molto altro.
Devo però
ringraziare tutti i lettori, chi divulga Dalla sua parte, Le
Associazioni dell’U.NA.SA.M., Gisella Trincas, La settimana della
Salute Mentale, la stampa che mi ha sostenuto, le librerie, L’Alba
Big Fish, L’Associazione Semina, il Museo Laboratorio della Mente,
le Biblioteche, le scuole, i giornalisti e gli addetti ai lavori che
mi hanno affiancata. Chi lo ha fatto più volte…
E poi vorrei
ringraziare anche me stessa, perché se non avessi creduto in Dalla
sua parte questo libro, così com’è, come io ho voluto con forza e
la testardaggine che mi contraddistingue non ci sarebbe stato. E
ringrazio mia madre e mio padre, per esserci.
In questi giorni ho
finito il secondo romanzo. La bellezza sta nel leggere in Gli amori
infelici non finiscono mai un’altra storia. Di non essere ricaduta
nella monotonia dello scrivere sempre lo stesso romanzo. E di amare
molto, moltissimo, questo lavoro, che rispetto a Dalla sua parte
tuttavia si avvale di un senso di leggerezza, che nulla a che vedere
con la superficialità e che è mancato a Dalla sua parte. Ma perché
Dalla sua parte aveva un compito ben preciso.
Poche persone, le
più intime, hanno sempre saputo dei miei incontri per il romanzo,
quello che sono stati in todo. E non è sempre stato facile. A volte
i confronti e le situazioni in cui sono stata li ho trovati difficili
da gestire, emotivamente molto coinvolgenti. Mi è capitato di
rientrare in albergo con un senso di magone per aver sentito
testimonianze di donne, uomini molto sofferenti, per cui io peraltro
non ho potuto far nulla se non essere lì, ascoltare, rispondere ai
loro racconti e lasciarli alla lettura di Dalla sua parte. A volte mi
è parso di fare davvero molto poco, se considero di quanto avevano
bisogno invece queste persone. E un libro, una parola, sono sì una
splendida condivisione, un supporto, ma poi ognuno torna alla propria
vita. E capita, perché questa è la vita, che le persone non si
incontrino più e non si possa più sapere, dunque, come stiano gli
altri.
Altre volte sono
rientrata in albergo felice per l’entusiasmo esternato da chi il
libro l’aveva già letto, per la voglia di fare che ha scatenato in
qualcuno. Insomma, 700 lettori, 700 letture diverse, 700
ringraziamenti per il nostro Dalla sua parte!
A presto, Rose
FOOD FOR FIRE, FOOD FOR THOUGHT/ Robert Duncan