Lacrime di Eros, forse.// "Sempre ripeto le stesse cose, le stesse scene di tortura, la sequenza dei corpi sulle rastrelliere marcati; e le macchie che si spandono sullo schermo. Lamenti di piacere si sono mutati in gemiti, mugolii di sofferenza. Un cappio si stringe e la botola si apre, un sospiro ed uno schiocco. Vari tipi di liquidi corporei- sperma, vomito, sudore, merda, secreto vaginale- e naturalmente sangue. Ho imparato, di tutti questi, a conoscere l’odore ed il sapore. I personaggi cambiano nel tempo, ed anche le scene si alterano. I punti di vista: attivo/ passivo, schiavo/ padrone, vittima/ torturatore. Mi infilo dentro di lei da dietro mentre un coltello le apre la gola; la testa viene buttata indietro, le mie mani si macchiano, vengo. E poi lo stesso coltello si volge verso di me, mi castra. Lo impugno contro un altro. Non cambia niente. Come diceva B., bisogna continuare, ed io continuo. Tutto continua."
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