BEYOND THE ADVANCED PSYCHIATRIC SOCIETY- A COLLECTIVE RESEARCH/ OLTRE LA SOCIETA' PSICHIATRICA AVANZATA- UNA RICERCA COLLETTIVA


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domenica 3 aprile 2016

Street fighting man/ intro a POESIE di William Blake, trad. G.Conserva (1976, e poi altre 3 edizioni)




http://gen.lib.rus.ec/book/index.php?md5=04781C61A941979DE935BB90488AEFCF
William Blake, Giacomo Conserva transl.,POESIE (bilingual edition), Newton Compton 1976 et seq.

The Rolling Stones-Street fighting man(1970)


Nota del Traduttore     

"C’è una vecchia canzone dei Rolling Stones che fa così: «Dappertutto sento il suono / di gente che marcia che carica /Perché l’estate è qui e il momento è giusto / per combattere nella strada, ragazzo / Ma che cosa può fare un povero ragazzo /tranne il solito vecchio rock and roll / La sonnolenta città diLondra non è / il posto giusto per un guerrigliero». Per William Blake, vissuto pure lui a Londra, con Pitt e Wellington, non c’era molto altro da fare che avere visioni & dipingere & scrivere & cantare. Fu considerato un pazzo, o, nel migliore dei casi, un eccentrico. Per molto tempo dimenticato, o ricordato con 1-2 liriche in un’antologia, o venerato maestro di cerchie di iniziati (Yeats insegna), Blavatskiane signore-di-mezza-età e distinti teosofici spiritualisti. «And did those feet», musicato, entrò nella liturgia ufficiale: due film inglesi degli anni ’60, Gioventù amore e rabbia e Privilege, ne hanno offerto versioni agghiaccianti. In questo lavoro, ho cercato di restituire alla voce di Blake un significato in rapporto a questo mondo, in rapporto al terrorismo delle multinazionali, al neo-irrazionalismo, alla repressione tecnologizzata, e alla lotta contro di loro. Ho scelto di non tradurre esempi di poesia pura o squarci di visione, ma dicercare di dare un’idea concreta delle inflessioni e delle cadenze, e delle complessità di un pensiero – superando la falsa contrapposizione opere della gioventù/opere della maturità, secondo cui solo le prime sarebbero «poetiche», ed il resto oscurità. Anche nel modo di tradurre, ho cercato di parlare la voce di Blake e di fargli parlare la mia, rendendo giustizia per quanto sapevo sia alla dolcezza delle melodie che alla durezza della voce: un piccolo omaggio a chi con tanta violenza e amore ha sognato della ricostruzione di Gerusalemme.

Il testo inglese della presente edizione riproduce quello di Max Plowman per il Poems and Prophecies della Everyman’s Library del 1927."       

GIACOMO CONSERVA 1975

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