Mario Galzigna LACAN/TONATA di Jacques Lacan. :-) Lacan
lo incontró e sentenzió, incautamente: "É fissato, vivrá
fino a ottant'anni, non scriverá piú una riga, é fissato".
Visse 52 anni. Scrisse moltissimo (le sue opera complete, da
Gallimard, contano piú di 26 volumi!!!). La sua "fissazione"
(cioé il proprio dolore, la propria sofferenza, la propria
"malattia"), rappresenta la materia prima, l'intelaiatura
di tutta la sua scrittura, la sua costruzione poetico-letteraria...
Credo di aver sollevato dei problemi - come vuole il nostro
moderatore Gerardo - e spero che i nostri 100 amici raccolgano la
proposta... Giovedì alle 22.20 ·
Mario Galzigna La cecitá di Lacan di fronte ad Artaud:
sarebbe interessante spiegarla. Mi piacerebbe leggere l'opinione, su
questo, se non di un lacaniano, almeno di qualche psy (o filosofo)
che conosca Lacan... ( che ne dite Pietro, o Giacomo, o Fabio? ) 17
ore fa
Mario Galzigna La domanda potrei porla a tanti amici, tra
cui anche altri membri del gruppo, come Alfredo...
Giacomo Conserva è effettivamente una questione che
merita risposta (e ricerca). cercherò di lavorarci su.- quello che
posso dire di sicuro già adesso è che lacan sembra aver voluto
molto presto cancellare le tracce del suo significativo
coinvolgimento con dalì e i surrealisti negli anni '30; e che se
abbondano (giustamente!) i suoi richiami al barocco spagnolo
(Graciàn, Gongora- dei quali del resto vi è evidente influenza nel
suo modo di scrivere- e probabilmente di pensare) vi è negli Ecrits
un unico riferimento a Bataille (di cui sposò la ex moglie,
incidentalmente)- anche se desir e jouissance- così importanti in
vari modi per l,- hanno una evidente relazione (suggerita appunto una
volta da l. stesso) con Bataille. si potrebbe anche pensare che lacan
preferì il DIRE al FARE (o all'ESSERE)??? Sicuramente non è un
problema marginale. 13 ore fa ·
Giacomo Conserva colgo l'occasione di aggiungere che le cose di artaud che mi hanno sempre veramente toccato sono la corrispondenza con Jacques Riviere, il direttore della NRF, e 'Il pesanervi': la necessità/impossibiltà di scrivere, e- prima e più importante- la necessità/impossibilità di PENSARE, c'est a dire di essere, se non in questa necessità/impossibilità (e questo non come caratteristica di personalità se non di psicopatologia, ma ontologicamente) (come la existenz heideggeriana messa a rebours, a rovescio) 13 ore fa ·
Giacomo Conserva colgo l'occasione di aggiungere che le cose di artaud che mi hanno sempre veramente toccato sono la corrispondenza con Jacques Riviere, il direttore della NRF, e 'Il pesanervi': la necessità/impossibiltà di scrivere, e- prima e più importante- la necessità/impossibilità di PENSARE, c'est a dire di essere, se non in questa necessità/impossibilità (e questo non come caratteristica di personalità se non di psicopatologia, ma ontologicamente) (come la existenz heideggeriana messa a rebours, a rovescio) 13 ore fa ·
Giacomo Conserva
cercando 'artaud' in un pdf della biografia di lacan della
roudinesco, non ho trovato menzione della visita a artaud fine anni
'30, però questa moltointeressante (e divertente pure) storia [NB
PIERRE GOLDMAN è lo stesso Benny Levy che fu segretario di Sartre
negli ultimi anni di lui; il suo 'Les noms de l'homme' dell'83 o giù
di lì è veramente molto bello; più tardi andò a Gerusalemme, dove
fondò un 'centro Levinas'] >>> EL PODER Y LA GLORIA, pag.
501: ...Esa posición de "padre severo" ocupada por Lacan
fue muy bien percibida en ocasión de dos tentativas de agresión
izquierdistas que merecen ser contadas. A fines del año 1969, Pierre
Goldman, de regreso de Latinoamérica, planeó cometer un asalto en
la calle de Lille. Se informó de la disposición del lugar y redactó
un plan: "Lo que me interesaba en esa agresión es que tuviera
lugar en casa de un psicoanalista genial." Goldman quería
obligar a los analizantes a recitar versos de Antonin Artaud y
pensaba interpelar al maestro con exquisita cortesía, diciéndole
que el arma que blandía no era un símbolo fálico y que el terror
que leía en su rostro no era el signo de una angustia de castración.
Se dirigió pues a Casa de Lacan en compañía de un negro armado de
un puñal: "Nos encontramos a Lacan acompañado de su secretaria
cuando subíamos la escalera. Lo vi bajar con majestad. Mi comparsa
me indicó que había que agredirlo allí mismo [ ... 1. Pero cuando
vi a ese pensador de cabellos blancos, quedé apabullado, inmutado,
impresionado: nunca podría dirigir un arma contra él. Se lo dije a
mi comparsa y nos fuimos. Un año más tarde, cuando Pierre Goldman
había sido detenido e inculpado de asesinato después de un asalto
cometido en una farmacia, dos hombres se presentaron en el domicilio
de Lacan, con la firme intención de cumplir el acto que él no había
cometido. ... 11 minuti fa ·
Mario Galzigna Caro Giacomo,
dell'episodio riportato (Lacan che incontra Artaud e sua cantonata
clamorosa), si puó trovare traccia, qui: la testimonianza diretta è
di Roger Blin, amico fedelissimo di Artaud (si veda sia "Libération"
del 14/6/1977", citata anche da A. e O. Virmaux, "Antonin
Artaud. Qui êtes-vous?", Lyon, La Manufacture 1986, p.18, sia
Guy Scarpetta, "L'implacable volonté d'Artaud", in
"Europe", 667-668, 1984, p.82, sia, infine, Edda Melon,
"Artaud con Lacan", in "Omaggio a Marcella", a
cura di M. Margarito e S. Zoppi, Tirrenia Stampatori, Torino 1992,
pp.55-75). Questa nota é un mio cadeau, prima di partire.
1
ottobre alle ore 10.39 ·
P.S.
Enrico Valtellina
// [NB PIERRE GOLDMAN è lo stesso Benny Levy che fu segretario di Sartre negli ultimi anni di lui; il suo 'Les noms de l'homme' dell'83 o giù di lì è veramente molto bello; più tardi andò a Gerusalemme, dove fondò un 'centro Levinas'] // Non ho capito, non è Pierre Goldman rivoluzionario ucciso dai servizi?
Giacomo Conserva
hai ragione: ho confuso Pierre Victor/Benny Levy e Pierre Goldman (guardato su wikipedia; proprio non sapevo bene tutta la storia...) -------[inserisco nel testo la correzione]
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