sabato 17 marzo 2012

Avendo perduto la sua amante, Astrophel ne trova tracce in ogni luogo [GC, 1998]


  

  Strano, la vedo ad ogni angolo. Il suo corpo esile si mimetizza con le foglie che volteggiano, con le sagome delle auto, ripete le movenze di ogni coppia che si avvicina o si allontana. Quando si accendono le luci (ed è sera) torrenti di fuoco sembrano attraversarla,- come un'atomica esplosa nel centro della città- come un diamante che vive, un cuore fatto solo di splendore. 'E l'ora dei ricordi. Quante cose abbiamo fatto assieme; quante cose abbiamo visto. Mentre sfioro la sua immagine la mia carne si decompone; vengo nobilitato, come; non riesco bene a spiegarmi queste cose.


http://www.theotherpages.org/poems/sidney01.html [Philip Sidney, 'Astrophil and Stella']


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