sabato 30 aprile 2011

Breve nota teorica, estratta dal commento a "Ixy"/ A short theoretical note, extracted from the comment to "Ixy"


L'écriture di cui ha scritto e parlato Derrida ha strette parentele con le trasformazioni del corpo e della mente, e dell'insieme delle relazioni. Non è (solo) questione di stati alterati di coscienza, che pure vengono prodotti (o stanno alla base)- ma è proprio una trasformazione fattuale che viene prodotta con questo agencement (e in questa concatenazione). Perchè in fondo l'identità del soggetto (anche la mia, certo) è molteplice e instabile, aperta in mille direzioni, per sempre.


The écriture Derrida wrote and spoke of has a narrow relationship with the transformations of the body and of the mind and of the conglomerate of relationships. It is not (just) a question of altered states of consciousness- (which are anyway evoked -or are at the base); - but it is properly a factual transformation which is produced with this agencement (and in this concatenation). Because in fact the identity of a subject (mine too, of course) is multiple and unstable, and opened up into a thousand directions, forever.



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