domenica 17 aprile 2016
Un'altra conclusione (IRAM DELLE COLONNE)
Si racconta, in base a quel che dicevano i saggi di Himyar nello Yemen, che quando Sheddàd e i suoi compagni perirono del castigo divino fu re dopo di lui Sheddàd il Minore, cui Sheddàd il Grande, suo padre, aveva lasciato il governo dello Hadramùt e di Saba quando partì con il suo seguito di truppe per Iram delle Colonne. Quando gli giunse notizia della morte del padre, lungo la strada prima di giungere alla città di Iram, ordinò che il suo corpo fosse da quel deserto trasportato nell’Hadramùt, e comandò di scavargli una fossa in una caverna. Scavata la fossa e deposto che vi fu dentro, sopra un trono d’oro, gli furono messe addosso settanta tuniche intessute d’oro e tempestate di gemme, e presso la sua testa fu collocata una tavoletta d’oro su cui erano scritti questi versi:
Guarda le due piramidi, e ascolta da loro quel che raccontano del tempo trascorso;
tu hai battuto la via della ritrosia, non io; consentimi l’unione, poiché il momento è venuto di mantenere la parola;
cessa di fuggirmi, smorza la tua durezza, poiché il mio cuore, su te stesso lo giuro, non si è consolato di te,
e ora, sotto strati di polvere, aspetto il giorno promesso, ad Iram delle Colonne.
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