giovedì 10 maggio 2012

Futur antérieur. Charles et les cristaux liquides - Mostra Personale di Jean Paul Charles [a c. di Ivan Fassio-TORINO]


https://www.facebook.com/events/103949059741972/109664165837128/



La memoria costruisce il nostro tempo come un passato puro. Imperscrutabile, e intrappolato nelle strettoie di unità millesimali e parcellizzate, il presente è ricreato ad ogni istante. Se un’immagine, un’idea, un’azione non fossero, quasi immediatamente, presenti e passate, il presente non passerebbe mai. Senza questa incompiutezza del contemporaneo, l’estasi dell’eternità ci accoglierebbe, facendoci varcare la soglia della fine dei tempi e rendendo superfluo ogni nostro tentativo di comunicazione.
Da questo imperfetto impasto temporale, Jean Paul Charles estrapola i lineamenti del proprio mondo. Attuale è l’intervento pittorico, che invade lo spazio sociale e interferisce sui tradizionali mezzi di comunicazione: cartelloni pubblicitari, social networks, immagini dai mass media.
Le radiografie constatano una malattia collettiva e prescrivono la necessità di guardare oltre. Sono estensioni di un mondo contaminato e, allo stesso tempo, generatrici di un’estetica propria: strumenti e risultati di un'identica visione.
Istintiva e gestuale, la pittura esplora l’istante, testimonia l’azione estemporanea di una sensibilità violata. Movimento informe e sofferto, l'atto insegue la figura come destinazione di un messaggio precario: la preghiera.
A partire da questo odierno, sondato nel suo scorrere, muove la ricerca verso il futuro. L'elaborazione digitale e il lavoro di scavo sui cristalli liquidi rintracciano nella tecnologia i pretesti per un'indagine su ogni ulteriore tentativo di resa immediata dell'esperienza. Tutto è giustificato. La soluzione finale è irrimediabilmente rimandata. Nel futuro anteriore di ogni definizione, sempre ad un passo dalla decisione irrevocabile, un nuovo dominio è fondato, in cui esiti e residui di ogni prova tendono ad un comune limite e conquistano lo stesso valore.
Ciò che verrà prima della fine dei tempi, sarà sempre la misteriosa e tremenda insistenza della vita all'interno delle dinamiche del progresso. L'opera, attraverso l'intervento dell'artista, verrà partorita con dolore dalla macchina che la teneva imprigionata. Maieutica delle sensazioni, l'operazione di Jean Paul Charles riporterà alla luce l'enigma dell'esistenza da un mondo meccanicizzato e alienante. Un'indecifrabile dimensione sembrerà scaturire dall'insistente lavoro di lima sul segno e sul colore. Un'ombra e una speranza di rigenerazione si staglieranno dietro ai contorni di ogni possibile immagine.
                                                                                                                                                              Ivan Fassio

Nessun commento:

Posta un commento