mercoledì 1 febbraio 2012

sull'OPG ancora: "STOP OPG" [Lorenzo Toresini]



  Sono stato sollecitato a riportare per iscritto quanto ho brevemente relazionato a Roma nel corso del convegno STOP OPG del 26.01 scorso.
Provengo dall’Alto Adige, paese dove la psichiatria non è mai esistita, e la Salute Mentale è stata introdotta solo dopo il 1978. Tale fatto, che per molti versi avrebbe potuto rappresentare un vantaggio, sta portando con sé alcune pericolose lacune. L’autonomia dell’Alto Adige – Suedtirol è tale che per una popolazione di 500.000 abitanti il budget della Provincia Autonoma sia di 7.500.000.000 €, contro i 5.000.000.000 del Friuli - Venezia Giulia, con il doppio di abitanti. Ciò comporta il fatto che in Alto Adige si ragiona prescindendo in gran parte – quanto più ciò è possibile - da quanto viene detto e scritto a Roma. In particolare il partito di maggioranza, la Suedtiroler Volkspartei, che fino a poco si poneva come un partito moderato e realistico, si sta vieppiù assestando sulle posizioni della Lega Nord. Tanto è vero che ha votato contro Monti assieme alla Lega Nord stessa.
In questa situazione la tolleranza all’integrazione, in un contesto di notevole vantaggio economico generale, si riduce in maniera generalizzata. I dibattiti nazionali serrati come questo vi arrivano da lontano ed attutiti. Invito a non sottovalutare quanto avviene in periferia, perché spesso la periferia è antesignana. Ciò è per esempio avvenuto a Trieste, con Basaglia da una parte, e con la Lista per Trieste dall’altra, che fu antesignana della Lega Nord. Per di più l’Alto Adige si trova a ridosso dell’Austria e della Mitteleuropa, dove in psichiatria l’Elettroshock e la contenzione sono naturali e scontati. Il fatto che a Merano non si leghi in SPDC viene vissuto come una provocazione. A Brunico si è reintrodotto l’elettroshock e ce ne si fa vanto. Si afferma che si tratta di una terapia diffusa ed accreditata in tutta Europa. A Berlino ha avuto luogo di recente un grande convegno internazionale sull’elettroshock.
Molti psichiatri sostengono che la contenzione è terapeutica. Dal punto di vista dell’interiorizzazione dell’aggressore, e quindi della normalizzazione forzata dei comportamenti, sicuramente c’è del vero. I tre fenomeni: elettroshock, contenzione e OPG fanno parte di un unicum concettuale. Si parte in tutti questi casi della concezione del coccodrillo di Lombroso. E’ noto quanto quest’ultimo abbia ritenuto che la follia derivasse da un’inversione nel controllo gerarchico del neopallio, substrato corticale della Ragione autocosciente, con il paleopallio, corteccia olfattiva e dei rettili. Da questo punto di vista è chiaro che, se i folli sono rettili, o come loro, ha senso legarli, perché i rettili (coccodrilli) sono ovviamente pericolosi, ha senso intervenire con l’elettricità nel cervello, vanno rinchiusi senza tanti complimenti. In più chi li lascia liberi deve pagare e quindi essere processato e condannato. Il nesso di causalità fra azione del reo folle e responsabilità dello psichiatra (“posizione di garanzia”) sta alla base del ricatto del manicomio. Inoltre il coccodrillo di Lombroso ha rappresentato lo stereotipo culturale di base per la storia di Psichiatria e Nazismo e per ogni concezione di tipo razzista.
Personalmente ritengo che si debba anzitutto riconoscere il grande merito del Presidente senatore Ignazio Marino di avere posto il problema degli OPG con una forza quale non era mai riuscito a porre fino ad oggi nessuno.  Ignazio Marino è venuto a parlare a Bolzano sia degli OPG che della contenzione, in una situazione di forte imbarazzo per gli psichiatri e i politici che li accreditano.  
Temo tuttavia che la contenzione negli SPDC ed il suo permanere oltre la 180, metastatizzando questa cultura manicomiale negli ospedali civili di oggi, rappresenti una buona metafora di cosa potrebbe accadere  domani se passasse inalterato l’emendament,o quale quello votato dal Senato il 25 di gennaio. Il rischio è quello che, una volta chiusi (provvidenzialmente) gli OPG, la cultura della pericolosità-presunta-a-priori si metastatizzi in tutto il Paese. Per quanto riguarda la provincia di Bolzano, è già stato previsto un protocollo con una struttura privata situata ad Arco di Trento (“Silenziosi operai della Croce”).con venti posti letto, che si è dichiarata pronta a fungere da mini OPG provinciale e regionale. A Merano abbiamo assorbito senza molti clamori tutti i pazienti ex OPG del nostro territorio, in una costante collaborazione con il Tribunale di Sorveglianza e le forze dell’Ordine Pubblico. La Provincia Autonoma di Bolzano ha accreditato i ricoveri ad Arco, in una zona dove nessuno parla la lingua tedesca, senza rendersi conto in questo modo di perpetuare lo scandalo di Pergine. Il manicomio trentino dove dal 1918 al 1978 venivano portati i pazienti psichiatrici di lingua tedesca. In ciò continuando e legittimando (in un’Italia ormai democratica) la politica dell’italianizzazione forzata a partire dai soggetti più deboli, che fu tipica degli anni fra il 21 e il 45.
Appare comunque evidente che, finché permane inalterato l’art. 88 del c.p. (e in subordine anche l’art.89), va da sé che il provvedimento chiusura degli OPG nasce monco. Perché, come mi disse un giudice, finché c’è quell’articolo e ci saranno dei CTU che daranno l’infermità totale egli non potrà far altro che applicare l’art 88. In ciò ignorando fra l’altro la sentenza della Corte Costituzionale del 2003.  A Merano una donna uccise il figlio e chiesi al GIP di darla a noi nella casa Basaglia. Il giudice mi chiese come potevo garantire che ella non reiterasse il reato con gli altri figli. Le risposi che certamente non l’avremmo inviata a casa. E poi mi chiese come avremmo potuto garantire che non facesse qualcosa contro di sé. Risposi che questo non lo potevamo garantire, ma che non poteva garantire nemmeno l’OPG. Poi il giudice la inviò a Castiglione.
Anche l’Amministrazione di Sostegno per la verità era nata senza abolire l’Interdizione. Nonostante che in Austria nel 1981 la Sachwalterschaft (“Amministrazione di Sostegno”), avesse implicato automaticamente e immediatamente l’abolizione contestuale della Entmeundigung (“Interdizione”). Nel 2003 si era detto che non sarebbe stato facile modificare il Codice Civile. E’ anche vero che oramai l’interdizione sta passando sempre più in disuso. Temo che lo stesso discorso sia difficile da fare per la pericolosità presunta e per i mini OPG regionali.
Conclusioni:
1)   Si chiudano gli OPG
2)   Si eviti di aprire delle strutture mini OPG metastatiche
3)   Si ponga mano al codice penale abolendo immediatamente l’art.88
4)   Si renda incompatibile l’art.89 con l’invio in OPG
5)   Si raccomandi l’uso delle cure, laddove necessario, in carcere, eventualmente consentendo dei TSO territoriali (art 33 legge 833) in casa circondariale, onde consentire la cura dei detenuti.






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