mercoledì 11 gennaio 2012

STEFAN GEORGE: due poesie ('quanto timide le tue dita stringono le dita stanche'; 'croce della strada')




Quanto timide le tue dita stringono le dita stanche


Quanto timide le tue dita stringono le dita stanche
Altri fiori quest’anno non ce ne manda
Nessuna preghiera ce li fa tornare
Forse nemmeno maggio ce li saprà riportare

Lascia il mio braccio e resta forte
Vieni via con me prima del raggio dell’addio dal parco
Prima che la nebbia scenda giù dal monte
Scompariamo prima che l’inverno ci cacci



(Wie dein finger scheu die müden flicht!
Andre blumen schenkt dies jahr uns nicht
Keine bitte riefe sie herbei
Keine bringt vielleicht uns einst ein mai.

Löse meinen arm und bleibe stark
Lass mit mir vorm scheidestrahl den park
Eh vom berg der nebel drüber fleucht
Schwinden wir eh winter uns verscheucht)


                                          

     

 Croce della strada


croce della strada
siamo alla fine-
la sera è calata
questa è la fine

un breve cammino
chi è che stanca?
per me è troppo lungo-
la sofferenza stanca

mani si stringevano
tu non le hai prese
sospiri si bloccavano
non li hai capiti?

le mie strade
tu non le percorri-
cadono le lacrime,
tu non le vedi




(Kreuz der Strasse..
Wir sind am end.
Abend sank schon ..
Dies ist das end.

Kurzes wallen
Wen macht es müd?
Mir zu lang schon ..
Der schmerz macht müd.

Hände lockten:
Was nahmst du nicht?
Seufzer stockten:
Vernahmst du nicht?

Meine strasse
Du ziehst sie nicht.
Tränen fallen
Du siehst sie nicht.)





Nessun commento:

Posta un commento