giovedì 3 novembre 2011

Planh per la morte di un giovane re [GC, 1988]



italianista e dialettologo
era lì tutto l’errore
non avere mai visto New York con i capelli al [vento
o le pianure del Midwest
o le Marina Towers-
ricordare un altro mondo (in absentia)
volere e non potere cantare ab joi
non avere mai letto fantascienza
spostarsi sempre, ma per rimanere su un [terreno sempre più  limitato       
& quanta solitudine
corpi decomposti per le strade, nelle prove [dei film, in un canneto lungo un fiume;
ucciso dal nulla,
dal nulla
Teògnide spiantato (raffinerie a Mègara)
pensando di essersi perso una volta per [sempre
e non che bisogna riperdersi volta dopo volta, [change with the times-
ucciso dal sublime linguaggio degli avi,
dalle cortine di pizzo  abbassate, dalle tazzine [anni ‘20
& dalla madre & da una gioventù in Friuli
& non avere imparato
la baia di Kingstown verso sera
& non avere imparato
la violenza dei frammenti di corpo
sognando di vivere in una torre vicino ad un [lago
invecchiare, adattarsi
non ci sono vittime innocenti.


non ci sono vittime innocenti
guardo con attenzione gli ippocastani alla [finestra
sotto il vento, il clima alterato, il buco [d’ozono,
aspetto la notte, lo splendente reticolo di luci
che significano morte
per incidente o elettrocuzione o attentato o [avvelenamento
bombe solitudine silenzio
amo questa Italia
how do you think it feels
come ci si sente
alcuni sono arrivati a qualcosa
altri no
non ci sono vittime innocenti.

perdonami.

ti penso.

abbi pietà di me.

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