giovedì 31 luglio 2014

A DIRGE, MAYBE. UN LAMENTO FUNEBRE, FORSE [Giacomo Conserva, dal numero di KASPARHAUSER "A partire da Francesca Woodman"]


What thoughts I have of you tonight, Francesca
  Woodman
(they called her Death-in-Life and Life-in-Death)

[Avevo pensato, ora, a una bibliografia, o delle note. Ma mi sembrano terribilmente inadeguate davanti a questa bellezza e a questo destino. Posso dire che il primo verso, tras-formato, viene dalla prima poesia di Ginsberg che lessi (pensava a Walt Whitman, lui, in un supermarket della California anni '50); ed il secondo, naturalmente, dalla apparizione distruttrice/salvifica della Rima del Vecchio Marinaio di Coleridge.

La bellezza salverà il mondo? Chi lo sa-
(e avevo in mente, pensando alla vita e alla morte di Francesca Woodman quella sera, quel grande libro d'amore che è Just Kids di Patti Smith, e il non meno grande The women's Room (Donne) di Marylin French).
Giacomo Conserva, maggio 2014]


I had been thinking, now, of a bibliography, or notes. But they seem to me terribly inadequate in face of this beauty and this fate. I can say that the first line, trans-formed, comes from the first Allen Ginsberg poem I read (he having had Walt Whitman in his thoughts -he- in a '50's California supermarket); and the second, of course, from the destroying/saving apparition in Coleridge's Rime of the Ancient Mariner.

Is beauty going to save the world? Who knows-
(and I had on my mind -thinking that evening of Francesca Woodman's life and of her death-  JUST KIDS, Patti Smith's great tale of love, and the equally great THE WOMEN'S ROOM Marylin French wrote).
GC, May 2014.


Che pensieri ho di te stanotte, Francesca
  Woodman
(la chiamavano Morte-in-Vita e Vita-Nella-Morte)


http://www.kasparhauser.net/woodman-index.html



domenica 20 luglio 2014

'denn/ zeitlos und raumlos ist der Nacht Herrschaft'



denn/ zeitlos und raumlos ist der Nacht Herrschaft
poiché/ senza tempo e senza spazio è il Regno della Notte




Giacomo Conserva: Note biografiche 2014


   Nato nel '48, al tempo del blocco di Berlino e del colpo di stato di Praga, ho attraversato la Guerra Fredda e il Patriarcato. Andato a 16 anni per un anno negli USA, scelsi il marxismo; due anni dopo, preso fra Rimbaud Baudelaire Ginsberg Dylan da una parte e Freud e Wilhelm Reich dall'altra, decisi di fare medicina per diventare psicanalista (e contribuire a salvare il mondo). Ho fatto il '68, come si diceva, e il '77. Mia moglie diventò femminista. Per due anni lavorai a una radio di movimento, trasmettendo alla fine ossessivamente Lou Reed Patti Smith David Bowie- poi anni di dubbi rimpianti sofferenza silenzio. Feci una analisi di 5 anni. 
   Per 40 anni ho variamente lavorato nei servizi psichiatrici pubblici (fra l'altro dirigendo un Diagnosi e Cura e un Centro di Salute Mentale). Psicoterapeuta, analista ora.
   Nel '75 ho tradotto per la Newton Compton “POESIE” di William Blake, tuttora ristampato. Ho collaborato a svariate riviste e progetti: l'Erba Voglio, A/traverso prima e seconda serie, Kasparhauser etc. Da tre anni ho un blog, 'Oltre la Società Psichiatrica Avanzata'. Svariati gruppi fb. Ho due figli. Molto viaggiato. Conosco parecchie lingue.- Mi viene di scrivere poesie a volte; ho tradotto testi di Auden, Kathy Acker, S.R. Delany, Stefan George etc. Mi sono occupato negli ultimi anni di Bernward Vesper, Ellen West, Marguerite Pantaine Anzieu, Louis Wolfson, Barbara O'Brien, Laing, Cooper, Sartre, Heidegger, Philip K. Dick, Ballard- Coleridge, Hölderlin, Novalis.
   Nel '90 pubblicai con A/traverso “Derive metropolitane”, che a volte penso di mettere on-line.
Sta uscendo in questi gg, con anche un mio saggio, “Louis Wolfson. Cronache da un pianeta infernale”, Manifestolibri.
   Essere vivi è una cosa strana.
   (Ma quello che fa il fiume, non lo sa nessuno).

Giacomo Conserva, luglio 2014








domenica 13 luglio 2014

Back in the BRD/ Der Harfenspieler/ Beckett


An die Türen will ich schleichen,
Still und sittsam will ich steh'n;
Fromme Hand wird Nahrung reichen,
Und ich werde weitergehn.

Jeder wird sich glücklich scheinen,
Wenn mein Bild vor ihm erscheint;
Eine Träne wird er weinen,
Und ich weiß nicht, was er weint.


An die Türen will ich schleichen,
Still und sittsam will ich steh'n;
Fromme Hand wird Nahrung reichen,
Und ich werde weitergehn.

Jeder wird sich glücklich scheinen,
Wenn mein Bild vor ihm erscheint;
Eine Träne wird er weinen,
Und ich weiß nicht, was er weint.


An die Türen will ich schleichen,
Still und sittsam will ich steh'n;
Fromme Hand wird Nahrung reichen,
Und ich werde weitergehn.

Jeder wird sich glücklich scheinen,
Wenn mein Bild vor ihm erscheint;
Eine Träne wird er weinen,
Und ich weiß nicht, was er weint.


An die Türen will ich schleichen,
Still und sittsam will ich steh'n;
Fromme Hand wird Nahrung reichen,
Und ich werde weitergehn.

Jeder wird sich glücklich scheinen,
Wenn mein Bild vor ihm erscheint;
Eine Träne wird er weinen,
Und ich weiß nicht, was er weint.



 [Beckett: it's necessary to continue, and I continue]